domenica 17 aprile 2011

Casa marina.

  Un Samba dice:"Nella mia casa non si litiga coi vicini, non si sparla degli altri, non si fanno tanti problemi; non ci si preoccupa di chi ti ha fatto torti o di chi briga e intriga, nella mia casa c'è cibo e olio di palma, nessuno manda maledizioni. Se c'è qualcuno afflitto tutti cantano e tutti pregano. E se qualcuno canta, tutti ballano e nessuno si stanca, perché la mia casa è casa di Bamba."

Casa marina è casa di bamba

mercoledì 6 aprile 2011

Granita e brioches

Ce ne ricorderemo di questo pianeta, vuote le mani ma pieni gli occhi del ricordo. Di mattine di luce, che smorzano il fuoco dell’insonnia, di occhi arsi di sonno, che cercano un ristoro. E ci ricorderemo della grazia elegante e semplice di una colazione con granite ai gelsi, al limone, al caffè o al gelsomino. Grazia, profumi che scompaiono. E ci ricorderemo delle materne brioches e dei loro stupidi, irrinunciabili piricuddi.

sabato 2 aprile 2011

Lo champagne lenisce

Arriva il primo caldo, il primo sole e ci coglie impreparati fasciati ancora dai nostri panni invernali, ammantati dalle pesanti coltri del rigido inverno. Serve la leggera eleganza di un perlage aggraziato e si leniscono i dolori con un  Brut Merveille di De Sousa. E' un assemblaggio di tre vitigni champenois: lo Chardonnay regala finezza ed eleganza, il Pinot noir la struttura e la potenza mentre il Pinot meunier il fruttato.

giovedì 31 marzo 2011

Trattoria del Vespro

C'era un tempo nel quale, in città, non si trovavano tutti questi centri per le scommesse o i negozi di telefonia uguali da Bolzano a Siracusa. Quelli che avevano un'esistenza consumata, i giocatori, gli scommettitori, soprattutti quelli malati di febbre da cavallo, frequentavano le due sale corsa, polverose e piene di fumo.

Londra: identità italiane nascoste

martedì 29 marzo 2011

Cantina siciliana a Trapani

A Trapani c'è un buon indirizzo per mangiare il pesce fresco e per assaggiare un notevole cous cous di pesce: la cantina siciliana di Pino Maggiore.

Trattoria Cantina Siciliana"Cucina Tipica Siciliana" -
Via Giudecca, 36 91100 - Trapani
Tel. +39 0923 28673 cantinasiciliana@libero.it

martedì 22 marzo 2011

Le regine povere del mare: le sarde.

 Sorrido quando si parla di riscoperta del pesce azzurro, di valorizzazione. Io con le sarde ci sono cresciuto, me ne nutro da un tempo immemore, quello dell'nfanzia, quando mia madre e mia nonna  aspettavano la settimana di S. Giuseppe per preparare la regina della cucina palermitana: la pasta con le sarde.

venerdì 18 marzo 2011

Di Marsala, dell'unità e dell'Italia che ci piace. Ciao Marco.

 Si dice che non ci sia un viso che non nasconda un paesaggio e che non ci sia un paesaggio che non si popoli di volti. Marsala e il suo territorio hanno un viso che confonde mare e montagna, le linee e  le rughe di Marco De Bartoli, vignaiolo, enologo, pilota, collezionista d’auto, amante della vite. I suoi vini tracciano una strada di fronte alle impossibilità. Si direbbe che in un territorio, la lotta contro il caos degli elementi della terra lo abbia condotto ad una lotta più importante quella contro l’opinione, che pur pretendeva di proteggerlo da quel caos.

sabato 19 febbraio 2011

Taragna e Julien Labet

di Matteo Cavalleri

È Berlino che si conosce, visitando Mosca…così pensava Walter Benjamin, allorquando si apprestava a narrare, con micrologica e prensile sensibilità, la capitale sovietica. Nell’incontro con una nuova città - negato disvelato e liberato dall’impatto con l’insaputo, o col saputo poco - è infatti il calco del luogo d’origine che si riconosce.

venerdì 4 febbraio 2011

Mangiare in dialetto



Un progetto di documentario sulla gastronomia popolare. Una riflessione sulla cucina siciliana attraverso l'esplorazione del cibo di strada. Con Davide Enia e Sandro Gulì, Ciccio Sultano esplora lo storico mondo dello street food palermitano. Riprese e montaggio di Vincenzo Cascone sul brano "Un giorno di Istambul" di Vincent Migliorisi. Presentato ad Identità Golose 2011. Produzione Ristorante Duomo - prod. esecutiva Extempora - Ragusa.

martedì 1 febbraio 2011

Mangiare in dialetto. Le ricette di Ciccio Sultano a Identità golose

La cucina popolare siciliana, con i suoi sapori semplici ma allo stesso tempo legati alla più antica tradizione, protagonista del progetto “Mangiare in dialetto” presentato a Milano dallo chef siciliano Ciccio Sultano, all’interno del convegno internazionale della cucina d’autore “Identità Golose”. Al prestigioso appuntamento gastronomico, Sultano, chef e gestore del ristorante Duomo di Ragusa Ibla e il regista ragusano Vincenzo Cascone di Extempora, hanno illustrato in circa trenta minuti il nuovo progetto di valorizzazione della cucina siciliana attraverso l’esplorazione del cibo di strada, dalla “meusa” palermitana al pescato dei banconi della pescheria di Catania, agli arancini alla carne, passando da una serie di altre ricette prese a prestito da varie zone della Sicilia e rivisitate in continuazione nel tempo. Il progetto, a cui collaborano anche l'attore Davide Enia e il filosofo Sandro Gulì, entrambi di Palermo, nasce dalla costante ricerca dell’aspetto più popolare del cibo di strada, sottolineando quel rapporto ormai consolidato con le materie prime utilizzate nella preparazione di questi piatti, in alcuni casi con ingredienti che sono degli scarti ma che, reinventati dal popolo, sono stati trasformati in prelibatezze.  Piatti che Sultano ha rivisitato proponendo al convegno tre ricette inedite che si richiamano all’intera isola. La prima si intitola “Passeggiata in pescheria” e si ispira al mercato del pesce di Catania e all’unione che c’è tra pesce e carne. La seconda ricetta propone il “Disagio della lumaca” guardando al mare e contemporaneamente alla campagna. La terza ricetta si chiama “Il caldume” ed è ovviamente dedicata alla quarume, a questa pietanza calda che si trova nei mercati rionali.  Ne nascerà anche un documentario, come ha ricordato Cascone, che  ha proposto la registrazione di alcuni segmenti video. La gastronomia popolare che in Sicilia è frutto anche dei retaggi delle varie dominazioni e, come dice Sultano, è una cucina stratificata: “Mangiandola è come se ti esplodesse una mescolanza tutta mediterranea, piena di contaminazioni, culture, contrasti”. Una Sicilia pulsante tutta da mangiare girovagando tra mercati, rioni e viuzze, alla ricerca del gusto.